Da domani 27 luglio sarà finalmente possibile inserire il proprio numero di cellulare nel nuovo RPO – Registro Pubblico delle Opposizioni (disciplinato dal D.P.R. 26/2022, e di cui si è già parlato in questo articolo), allo scopo di porre fine all’utilizzo per finalità pubblicitarie (telemarketing) anche dei numeri di telefono mobile di cui si è intestatari.
Grazie al servizio sarà quindi possibile bloccare il trattamento dei propri dati personali presenti negli elenchi telefonici pubblici da parte degli operatori che ne hanno accesso, per non ricevere più telefonate commerciali indesiderate.
Gli operatori infatti, saranno obbligati a consultare periodicamente il registro e comunque prima dell’avvio di ogni campagna pubblicitaria.
Come ci si iscrive al Registro delle Opposizioni
L’iscrizione al Registro è gratuita, e può avvenire in 4 alternative modalità:
- compilando un apposito modulo elettronico sul sito del RPO www.registrodelleopposizioni.it;
- telefonando al numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e allo 06 42986411 per i cellulari;
- inviando un apposito modulo digitale tramite mail all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it;
- inviando l’apposito modulo per raccomandata.
Le chiamate non desiderate diventeranno illegali entro 15 giorni dall’iscrizione del numero al Registro.
Restano invece valide le iscrizioni inserite precedentemente al nuovo RPO, con la facoltà per l’utente di annullare i consensi attraverso il rinnovo dell’iscrizione.
Sanzioni previste per gli operatori che non rispettano la privacy
In caso di violazioni del Registro, gli operatori di telemarketing rischiano multe salatissime: sono previste infatti sanzioni amministrative fino a 20 milioni di euro o, per le imprese, fino al 4% del fatturato annuo.
Efficacia dei rimedi
Non è purtroppo detto che la misura in questione sia sufficiente per non ricevere più telefonate indesiderate.
Le limitazioni previste, infatti, non si applicano ai call center fuori dall’Italia.
C’è però da dire che, intanto, iscrivendosi al registro l’utente revocherà tutti i consensi all’utilizzo dei dati personali dati in passato, ciò che dovrebbe garantire il rispetto dalla privacy in relazione alle nuove telefonate.
E se le chiamate continuano?
Se si dovesse continuare a ricevere chiamate indesiderate anche dopo l’iscrizione al RPO, è possibile presentare una segnalazione o un reclamo al Garante per la Protezione dei dati personali, che può disporre l’immediata cessazione del trattamento dei dati che è stato considerato illecito e sanzionare il relativo titolare.
Attenzione però: l’operatore potrà “giustificarsi” qualora dimostri di aver regolarmente ricevuto il consenso dell’utente al trattamento dei dati personali.
Il consiglio, quindi, è quello di prestare sempre massima attenzione ai consensi prestati, spesso inavvertitamente.